Tra le novità del ristorante, un ritorno gentile alle origini. Da provare, tra le novità, il Pollo ruspante in tre servizi, tra cui la sporzionatura al carrello.
di Annalisa Cavaleri
Ci sono ristoranti particolarmente “confortevoli”, a cui i clienti si affezionano perché sanno che, varcando quella soglia di quel locale, troveranno un’atmosfera familiare e piacevole. È il caso de L’Alchimia, a pochi passi dal centro storico di Milano, che, da più di sei anni, regala momenti felici agli appassionati foodlovers.

“Quest’anno compiamo 6 anni e il nostro percorso si consolida sempre di più – ci racconta il titolare Alberto Tasinato -. La filosofia de L’Alchimia è sempre stata chiara: offrire un servizio di ristorazione all’ospite, 365 giorni all’anno. Facciamo cucina di ricerca, i piatti cambiano continuamente ma, se un cliente mi chiede una cotoletta o il pescato del giorno alla griglia, semplicemente condito con un filo di olio extravergine, io rispondo di sì. Siamo noi osti e ristoratori al servizio del cliente e dobbiamo essere in grado di soddisfare le sue richieste, dalle più complesse alle più semplici. Il nuovo approccio alla ristorazione – anche quella di alta qualità – deve essere più rilassato, perché la tavola torni ad essere un momento di piacere. Per me è una gioia vedere imprenditori che si slacciano la cravatta e sono pronti a “tirare un sospiro di sollievo” alla nostra tavola. A chi ci chiede come facciamo a restare sempre aperti rispondo: organizziamo bene i turni. I nostri dipendenti stanno bene, sono felici di lavorare con noi, hanno ferie e i giusti riposi, ma capiscono, al tempo stesso, che la ristorazione non è un lavoro come gli altri. Siamo attivi quando gli altri riposano, domeniche e festivi compresi. Chi non condivide questa filosofia, non è adatto a lavorare nella ristorazione, un mestiere che richiede grandi sacrifici e che, proprio per questo, regala soddisfazioni uniche, come sta accadendo a noi”.


Per confermare la filosofia del “far rilassare l’ospite a tavola”, anche il menu è particolarmente ricco e goloso. Le porzioni sono generose e i sapori avvolgenti. Tra i piatti ormai iconici de L’Alchimia possiamo citare sicuramente i Tagliolini al tartufo, il Risotto Milano-Langhe, che vede il risotto giallo impreziosito dalla tartare di fassona, con il tocco aromatico, delle nocciole tostate in polvere, il Dentice crudo, culatello Boschi Fratelli, crema di arachidi, la Lasagna con radicchio Tardivo di Treviso e fonduta di Raspadura, buonissima, e il Rombo pochè, spuma di funghi, foie gras e limone salato, una vera goduria. Prima il rombo veniva grigliato ma ora, poché, mantiene un’incredibile morbidezza che si sposa bene al foie gras.
Novità tra gli antipasti il Carciofo ripieno alla brace, crema di cannellini al miso bianco e polvere di rosmarino e la pizza, molto gettonata perché croccante e leggera, con 85% di idratazione e farine semi-integrali, 18 pomodoro San Marzano, burrata di Andria e asparagi viola.
La golosità dei primi si esprime con i Tajarin 36 tuorli con astice e pomodorino giallo, Ravioli del plin ai tre arrosti al tovagliolo e uno Spaghetto aglio olio e peperoncino di perfetta esecuzione, perché il lusso, a volte, fa rima con semplicità.


Tra i secondi, immancabile la Cotoletta di vitello alla milanese, 38 con purè di patate al cedro candito, per continuare con Coniglio grigio di Carmagnola alla Wellington 36 con salsa rubra e polvere di peperone crusco e la Guancia suadente e morbida, di manzo cotta 40 ore, Nebbiolo e crema di carote al curry.
La cucina di casa, ma riletta col pensiero da chef, si vede chiaramente nel nuovo Pollo ruspante in tre servizi: Bottoni in brodo, caesar di cosce petto con crema di zucchine e taglio al tavolo del pollo intero. Il servizio cordiale di Tasinato sa fare la differenza.
Un ritorno alle origini di questa Alchimia, che piace molto e accende una luce nuova, perché riscoprire il passato, è sempre un passo avanti..

Tra i momenti più simpatici della serata, quando Alberto Tasinato si avvicinerà al vostro tavolo per proporvi una “insalata appena raccolta“, che viene tagliata al momento – con tanto di guanti e forbici – da un mini-orticello racchiuso in una teca di vetro.
“La nostra insalata, che tagliamo al momento, viene coltivata con il metodo idroponico, quindi non tocca mai la terra ma “cresce” in cubi di lana di roccia inumiditi – dice Alberto Tasinato -. Ha un gusto eccezionale, pulito e intenso, che mi riporta all’infanzia e all’insalata dell’orto che si mangiava una volta. I nostri ospiti si divertono molto quando portiamo il carrello con l’insalata in sala e vedono la preparazione “espressa” di un contorno così semplice e familiare. All’Alchimia amiamo dare importanza anche ai piccoli gesti”.

Originale e creativo il dolce “Lo sbarco lunare“, che viene da un’esperienza di visita dello chef Postorino alla Nasa. Nel suo dessert, lo chef ricrea la calotta esterna della luna con un guscio di cioccolato fondente dipinto d’argento alimentare, che racchiude mousse di cioccolato e salsa di passion fruit. Si continua con avocado in doppia consistenza, spugna e crema dolce, scaglie di cocco e terra di cioccolato. Ci sono anche le impronte degli astronauti disegnate sul piatto, con il cioccolato fondente.
La carta vini è di valore, con oltre 900 etichette provenienti da tutto il mondo, oltre a una proposta di cocktail in continua evoluzione.
“In questi sei anni ci sono stati momenti duri, e ancora ci saranno. Ma continueremo a impegnarci al massimo per questo locale, e per i nostri clienti che tanto amiamo: sì, lo rifaremmo altre 10, 100, 1000 volte!” dicono all’unisono Alberto Tasinato e Giuseppe Postorino. Piccola chicca di ospitalità: alla fine della cena, avrete quasi sempre un regalo per perpetuare l’esperienza e il ricordo, che sia una bottiglia di vino o un pacco di pastina al succo di verdura biologico. Piccoli gesti che fanno sentire, ancora una volta, “come a casa”.
Ristorante Alchimia
Viale Premuda, 34, 20129 Milano MI
Telefono: 02 8287 0704
Menu: ristorantelalchimia.com